Iniziamo con un numero: 500. Sono i volontari che in questi mesi a Genova hanno voluto accogliere le persone ucraine in fuga dalla guerra. Un impegno iniziato in forma stabile, organizzata il due marzo, alcuni giorni dopo l’inizio degli attacchi russi al Paese europeo. Luogo simbolo di questa solidarietà della comunità genovese è il Punto di Ascolto presso la chiesa di Santo Stefano, nel centro di Genova, dove ha sede la comunità ucraina del capoluogo ligure.
È lì che tante persone italiane e ucraine immigrate in città si sono ritrovate per stare vicino a chi improvvisamente ha dovuto abbandonare tutto e fuggire. Monica Boccardo è la responsabile del Punto di Ascolto, promosso dalla Caritas diocesana di Genova. Questa è la sua prima emergenza.